INFO KITE / FAQ

Su queste pagine troverete informazioni generali su tutto quello che riguarda il kite.


Hurghada - Tommy Friedl Kite Action

Soma Bay - Kite Action

Jericoacoara Kite-Action

Kiteaction auf Limnos / Keros



Fuerteventura - Kite Action

Mauritius - St. Regis Kite Action


Attrezzature

L’attrezzatura del kiter è composta da: una tavola, un aquilone completo di barra con le linee, e da un trapezio, inoltre non possono mancare un sistema di sgancio rapido, il salvagente ed il casco. A seconda della temperatura serve per la protezione personale una muta o una lycra, e degli occhiali da sole speciali per il kite.  Quando sul fondo ci sono sassi non devono mancare le scarpette.

Tipi di tavola

Le tavole usate nel kitesurfing sono essenzialmente di due tipi: a) mono-direzionali e  b) bi-direzionali.
Anche un occhio poco esperto può notare le profonde differenze fra le due tipologie principali; oltre a queste vi sono un buon numero di modelli ibridi con caratteristiche di entrambe.
a)  Le tavole mono-direzionali:  Sono di derivazione surfistica perciò adatte specialmente a surfare le onde; più recentemente vengono sfruttate nelle competizioni di corsa o di velocità. Poppa e prua sono ben definite e differenti nella forma. Le tavole direzionali, fatta eccezione di quelle per le competizioni, hanno un discreto volume che ne assicura una buona galleggiabilità e la planata anche con venti leggeri. Possono essere navigate solo in una direzione, fatto che richiede un cambio piede durante la strambata/virata.
b) Le tavole bi-direzionali (TWINTIPS): Hanno poppa e prua identiche, sono di dimensioni contenute, adattissime agli stili più moderni quali il freestyle ed il wakestyle e ai salti.
Fissati sulla parte superiore della tavola troviamo i due plantari (PADS), sono superfici anatomiche anti-scivolo in gomma morbida, assicurano ottima presa al piede ed ammortizzano gli urti durante la navigazione o l’atterraggio dai salti. Il piede è serrato sui pads da larghe e robuste fasce in tessuto imbottito (FOOTSTRAPS), regolabili.

Tipi di kite

Qui si distingue tra i cosidetti foil-kite o kite a cassoni e i tube-kites, o kite gonfiabili, attualmente molto usati.   Tra i tube-kites c’è un ulteriore distinzione tra: C-Kite, Bow-kite, Hybrid-kite.  Nel primo caso (C-kite) avremo una vela adatta al freestyle molto maneggevole, con un raggio di virata stretto. Nel secondo caso una vela più adatta al waveriding e al racing, veloce ed efficiente. Nel terzo caso hybrid, una vela allround.


Il vento

a) Direzione

 Per un kiter è importante conoscere direzione ed intensità del vento.
Da considerare con attenzione la direzione del vento rispetto alla spiaggia; avremo infatti venti che soffiano da terra (OFFSHORE) o da mare (ON SHORE),  e venti che corrono paralleli alla costa (SIDESHORE), con probabili direzioni miste (SIDEON – SIDEOFF).
Va da se che tutti i venti che spirano da terra verso il mare, da qualunque angolazione, vanno sfruttati solo in presenza di una valida imbarcazione d’appoggio, il rischio è quello di non riuscire a tornare a riva. I posti con vento sideshore sono consigliati per imparare, mentre gli spoti con vento verso terra sono da evitare, perché si rischia di farsi male.

b) Finestra del vento

La finestra del vento è lo spazio di cielo nel quale l’aquilone vola, ha la forma di ¼ di sfera, il cui centro è il pilota e si sviluppa a destra sinistra in alto e davanti per un raggio pari alla lunghezza dei cavi o linee.
Il semicerchio che si sviluppa da destra a sinistra e sopra il pilota è detto bordo finestra o zona neutra (NEUTRAL-ZONE), in questa porzione della finestra di volo la vela genera poca trazione; la restante parte della finestra del vento prende il nome di zona di potenza(POWER-ZONE) in questa parte la vela genera molta trazione.


Downwinder

Ai kiter esperti piacciono molto i cosidetti “downwinder”.  Il kiter non va contro vento ma si sposta da un posto all’altro, lungo la costa,  lasciandosi tirare dal vento a sottovento,  surfando le onde.


Associazioni

Le associazioni più importanti sono:   VDWS (Associazione tedesca delle scuole windsurf e sport acquatici),  principalmente presente sul mercato europeo.  Poi c’è l’IKO (International Kiteboarding Organization) che è più conosciuta in America e in Asia.  In Europa alcune scuole kite sono associate anche con l’AKI (Associazione Kitesurf Italiana), con la VDS (Associazione tedesca di scuole di barche sportive) e la KSA (Kitesurf and Snowkite Association), la ISAF (sailing.org), IKA (International Kiteboarding), la FISN (Sci Nautico).


Metodi d’insegnamento

I corsi si svolgono seguendo la metodologia delle varie associazioni in lezioni private o collettive. I corsi individuali con l’utilizzo di caschi con connessione radio sono molto efficienti perché l’istruttore è sempre in contatto con l’allievo e può correggere errori ed assisterlo in ogni situazione.  Le scuole kite offrono spesso corsi settimanali con lezioni durante i primi giorni e successivamente uscite autonome con assistenza.  Per imparare o migliorare consigliamo una settimana “full-immersion” o kite-camp con un programma intensivo di corsi.

La conoscenza del luogo

Il kitesurfing si pratica sull’acqua: al mare, sui laghi, nelle lagune o addirittura sui grandi fiumi; l’acqua oltre ad essere la base stessa della vita, ci permette di divertirci e di giocare con e dentro di lei, ma quando l’acqua si “muove” e si alzano le onde, il gioco si trasforma ben presto in una vera e propria sfida riservata agli esperti.
Le condizioni migliori per imparare sono in giornate di tempo stabile, con acqua priva di ostacoli (pontili, imbarcazioni, aree destinate alla balneazione, ecc.), poco profonda (100/150cm) e possibilmente piatta. Chi invece impara subito dall’inizio in acqua alta, impiega forse un po’ più tempo per stare in piedi e planare, ma una volta imparato è capace di fare kite in tutti gli spot.

Sicurezza

Il kitesurf,  considerato uno sport estremo, è una disciplina sportiva accessibile a tutti ed una adeguata preparazione psico-fisica, permette di praticare questo sport in tutta sicurezza. Per evitare sgradevoli situazioni è indispensabile seguire un corso base (teorico/pratico) presso una scuola certificata, con il rilascio a fine corso di un attestato di partecipazione. Evitate assolutamente di provare da soli o con persone non qualificate. La scelta dello spot e l’attrezzatura devono corrispondere alle vostre capacità.

Assicurazioni

E'  importante verificare se le vostre assicurazioni mediche /infortunio coprono anche gli incidenti in kite.
Molte assicurazioni considerano (ancora) il kite come uno sport a rischio e quindi gli infortuni in kite sono esclusi dalle polizze assicurative.


Scuole e centri kite

I prinicipianti, per imparare questo sport in modo efficace e sicuro, devono effettuare un corso presso una struttura qualificata e professionalmente preparata. Ma anche per un kiter già esperto pùo essere vantaggioso e comodo appoggiarsi a un centro kite. Offrono posti per il rimessaggio, acqua dolce, spesso anche compressori e un programma di contorno come per esempio l’organizzazione di “Downwinder” accompagnati.  E per quanto riguarda la sicurezza non è da sottovalutare il fatto che le scuole kite  tengono sott’occhio i loro clienti in acqua e possono subito aiutare in caso di problemi.  Il kitesurf in alcuni posti è vietato e spesso i centri kite assumano funzioni importanti procurandosi i permessi e licenze necessarie.

Grazie a Luca Vassalli, istruttore federale FISN, per il testo in italiano.

 





 
 

Link:

http://www.sunandfun.com//vacanzekitesurf/Info-Kite/